Nasce il "Facebook" equosostenibile

Si chiama ZOES (Zona Equosostenibile) e vuole diffondere on-line stili di vita sostenibili.


Sfruttare la rete per apprendere nuove iniziative di sostenibilità sociale e ambientale.
Chattare per scoprire dove poter fare la spesa acquistando prodotti equosolidali o conoscere gruppi di acquisto.
Questi sono i propositi del primo social network equosostenibile.

Si chiama Zoes - www.zoes.it - e vuole essere un punto di riferimento per persone, istituzioni e raltà "interessate" ad un futuro equo che immagina un mondo che sappia risolvere positivamente la crisi ecologica, sociale ed economica che stiamo attraversando.

La piattaforma nasce con l'impegno della fondazione culturale Responsabilità etica e fondazione Sistema Toscana.
All'interno si può trovare una mappatura su tutta Italia, per esempio, dei gruppi di acquisto solidali, delle comunità energetiche, dei produttori impegnati in un percorso di responsabilità e dei gruppi di iniziativa territoriale di Banca Etica.

Per far questo Zoes introduce nuovi strumenti e concetti, come quello di attivismo e di comunita' geografica. Alla base del progetto c'e' un sistema di georeferenziazione creato per visualizzare e mettere in relazione soggetti tra loro vicini. Un gruppo di acquisto solidale (Gas) potra' cosi', ad esempio, entrare in contatto con tutti i Gas e i produttori presenti sul proprio territorio.

Zoes prevede inoltre dieci canali tematici di informazione (tra cui energia ed ecoefficienza, cibo e agricoltura, abitare e costruire) e una piattaforma di e-commerce, 'Buonmercato', che privilegia l'acquisto solidale e collettivo.

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